Logo SWR Schulfernsehen

Tamburello in Italien - Ein Film von Tilman Büttner

00.24
La popolazione di Treia oggi si sveglia al suono dei tamburi. Un banditore annuncia il grande avvenimento.

00.33
La "Disfida di Treia" fa uscire di casa la gente.

00.43
La notizia si sta diffondendo dal Cassero, il quartiere attorno al castello, fino all'Onglavina, il quartiere degli zingari.

00.56
Le squadre di questi quattro quartieri si misurano in una gara sportiva.

1.04
Le ragazze delle famiglie borghesi sono vestite a festa.

1.19
I giovani infilano le mani in una specie di bracciale rigido dentato...

1.23
... la palla viene lucidata un'ultima volta ...

1.26
... i giocatori vengono incitati in modo assai gentile ...

1.31
Persone di tutti i ceti sociali affluiscono nella piazza. Tutta la loro attenzione va al gioco del tamburello, una sorta di attrezzo marziale.

1.46
Ogni anno in agosto a Treia si svolge la festa in onore di uno sport dalle radici antiche: il "bracciale".

1.59
Il campo di gioco si trova sotto il muraglione della città. Ogni squadra è composta da tre giocatori. Loro cercano di lanciare una palla di gomma il più lontano possibile o di farla arrivare con violenza nel campo avversario.

2.12
Colpire il muro è lecito, anzi è considerato molto raffinato, in quanto rende ancora più difficoltoso rinviare correttamente la palla.

2.26
Gli abitanti di Treia fanno rivivere lo storico gioco del bracciale, nato nel 700, periodo in cui il gioco non era più privilegio soltanto dei nobili, bensì si giocava in strada e in piazza.

2.51
Lo stesso Goethe si dimostrò entusiasta di quel gioco, che metteva in risalto gli atteggiamenti più armoniosi del corpo umano, degni di essere riprodotti nel marmo.

3.15
Gli stessi movimenti, regole simili, ma un altro attrezzo per giocare. Questo è il gioco del tamburello.

3.34
Il tamburello classico si gioca su un campo lungo 90 metri. Il campo è divise da una linea mediana tracciata per terra. Ogni squadra regolamentare ha cinque giocatori.

3.46
La palla deve toccare terra una volta prima di essere rilanciata. Occorre disputare tredici giochi per vincere la partita. Il conteggio dei punti, chiamati "quindici", si effettua come nel tennis.

4.04
Pur essendo un gioco molto atletico e vivace, l'interesse del pubblico sta diminuendo. Le partite sarebbero troppo lunghe, dicono i critici. A volte le partite durano anche quattro ore.

4.22
I battitori lanciano da fondocampo tiri molto alti per non dare agli avversari la possibilità di fare delle schiacciate.

4.33
Per questo motivo i quattro attaccanti di ciascuna squadra, vicini alla linea alla mediana, restano a lungo disoccupati.

4.42
Ma all'improviso arrivano lanci bassi a 250 km all'ora! Da parte dei giocatori di Castelferro è necessaria la massima concentrazione e un'assoluta prontezza di riflessi.

4.55
In questa squadra giocano Alessio...

5.02
Riccardo...

5.06
Giuseppe...

5.09
e Andrea. Sono tutti piemontesi.

5.16
A sud-est della Pianura Padana si alzano i primi monti di questa regione.

5.23
Nella valle vicino al fiume si coltiva il riso, cosa unica in Europa.

5.28
Dalle cime delle colline piemontesi nelle giornate limpide si vedono le Alpi.

5.35
Ovunque, sulle dolci colline, si coltiva la vite. Pur essendo tradizionali la viticoltura e la produzione di vino, questa zona è molto meno nota di quella del Chianti, per esempio. Comunque negli ultimi vent'anni le cose sono un po' cambiate.

5.52
Alessio Monzeglio e suo fratello lavorano 15 ettari di terra. Il loro vino è Barbera del Monferrato.

6.03
Siamo in agosto: nelle vigne, il lavoro più impegnativo è fatto. Adesso bisogna aspettare e sperare in un'annata buona.

6.19
Andare su e giù per colline è un ottimo allenamento fisico, sostiene Alessio.

6.29
Vignale Monferrato, un piccolo paese sul cocuzzolo di una montagna, è da trecento anni la patria della familia Monzeglio.

6.42
Sotto il paese si trova lo sferisterio, il campo per il gioco del tamburello.

6.55
Qualche volta Alessio, assieme a suo padre e suo fratello, visita il luogo in cui ha avuto inizio la sua carriera.

7.03
Qui si gioca il vecchio "tamburello a muro". Il muro fa parte del campo da gioco come nel "bracciale".

7.17
O-Ton Alessio
Con il tamburello ho cominciato qui in paese. C'è un campo da gioco con un muro. È lo sport tipico di questi paesi.

7.27
La mia prima partita l'ho giocata a sei anni. Da allora ho sempre giocato in una squadra di Vignale, fino al 1989. Poi avevo raggiunto un certo livello e sono entrato nel mondo del tamburello semi-professionistico.

7.54
Il tamburello a muro ha avuto un'evoluzione simile a quella del bracciale. Però nessuno sa dire quando e in che modo sarebbe stato utilizzato il tamburello come attrezzo di gioco.

8.06
Non c'è da meravigliarsi, poiché nei primi tempi in cui si praticarono i giochi con la palla si sperimentarono diversi tipi di attrezzi.

8.15
Forse questo sport è nato per caso, quando a un musicista è caduta per sbaglio una palla su un tamburino e l'effetto provocato gli è piaciuto... ma questa è solo una battuta, pura fantasia...

8.34
A Vignale ogni bambino conosce il gioco del tamburello. Se si chiede a Torino, solo pochi ne hanno sentito parlare.

8.46
Circa 50 km a ovest di Vignale si trova Chiusano. Qui vivono gli altri giocatori della squadra di Castelferro: Andrea, Riccardo e Giuseppe.

9.07
La mattina presto Andrea è in giro con la sua mountain-bike. È un ingegnere e lavora in ufficio. Per compensare il lavoro sedentario fa escursioni in montagna, traendone forza fisica, fitness e relax.

9.23
Riccardo, il suo amico e compagno di gioco, è l'unico impiegato dell'ufficio municipale del suo paese di soli 150 abitanti. Raramente Riccardo ha qualche "cliente".

9.42
Puntualmente, alle ore 10.30, mette via matita e timbro.

9.59
Ogni giorno alla stessa ora ha un appuntamento importante al bar della porta accanto.

10.17
L'oste è tifoso di tamburello, vuole sapere tutto sulla squadra e sui prossimi tornei.

10.35
Qualche casa più in là, Giuseppe sta restaurando dei mobili nella sua piccola bottega. Tutti i giocatori di tamburello hanno anche un lavoro. Un giocatore di classe può arrivare a guadagnare 25.000 euro all'anno, ma deve comunque pagare di tasca propria tutte le spese.

10.54
Tre volte la settimana Giuseppe smonta prima dal lavoro. Davanti a sé ha ancora un lungo percorso.

11.12
Anche per Riccardo non è un problema avere un permesso. Il sindaco è tifoso di tamburello. Sandrine, la moglie di Riccardo, è francese e anche lei gioca a tamburello. È proprio la passione per il gioco che li ha fatti innamorare...

11.36
O-Ton Ricardo
Per me non è mai stato importante che il tamburello fosse o meno di moda, mi è sempre piaciuto. Trovo sempre molta soddisfazione a giocare, quindi per me non si tratta di una moda o di una passione momentanea. È una piacere che è maturato con gli anni, né moderno né antiquato. È semplicemente il mio modo di vivere.

12.02
Il paese di Chiusano non può permettersi di avere una propria squadra di professionisti e quindi Giuseppe e gli altri devono fare cento chilometri in direzione sud per poter giocare.

12.24
Da qualche parte, vicino a Ovada, si trova questo piccolo paese di aspetto modesto.

12.31
Castelferro. È uno dei paesi in cui il gioco del tamburello è sopravvissuto. Persone appassionate e intraprendenti come il presidente di questo club hanno provveduto a necessari finanziamenti.

12.45
L'allenatore e la squadra vengono comprati qui e là. Un allevatore di bestiame è diventato lo sponsor del Castelferro. Il budget annuo ammonta a circa 200.000 euro.

12.57
Il paese si identifica con i giocatori e, a loro volta, questi sentono di far parte della comunità.

13.09
Andrea e Riccardo giocano qui da anni.

13.26
Oggi la squadra non sta svolgendo soltanto il suo ultimo allenamento prima del grande torneo, ma ha anche funzione di rappresentanza della società di tamburello di Castelferro.

13-39
In paese c'e la "Sagra dell'Asino".

13.50
Riccardo mangia con gusto un antipasto: carne secca di asino.

14.00
Una festa del paese c'è sempre stata. Poi, quando la squadra di tamburello ha raggiunto il successo, e poiché ciò richiedeva che si dovessero sostenere molte spese, nacque l'idea di cofinanziare la squadra con i guadagni della festa.

14.21
Nel frattempo la notorietà della festa ha superato largamente i confini del paese e ogni sera arrivano oltre duemila persone per mangiare, ballare e aiutare lo sport.

14.44
Allenatore e giocatori sono alle prese con una ginnastica un po' diversa...

15.06
Agostino Perfumo è commerciante di mobili a Ovada. Questi spazi ospitavano in passato il Caffè Italia di proprietà dei suoi genitori; quando non giocava a tamburello, anche lui vi lavorava.

15.22
O-Ton Agostino Perfumo
Dovevo chiedere a mio padre il permesso di poter andare a giocare a tamburello ad Asti o Acqui. Di solito dalle cinque del mattino fino a giorno inoltrato dovevo preparare il gelato. Se non lo facevo, non uscivo, dovevo rimanere a casa.

15.42
O-Ton Agostino Perfumo
Una volta sono tornato a casa con mezz'ora di ritardo. Allora mio padre mi prese il tamburello, lo sbatté a terra e lo schiacciò con il tacco della scarpa. E commentò: "Lavora e compratene uno nuovo!"

16.03
Gli ex-giocatori si incontrano al bar della società "Croce Verde", dietro il muro del tamburello.

16.23
I più anziani, come il novantenne Agostino, ricordano i tempi in cui si giocava nelle piazze della città. Prima che venisse costruito lo sferisterio a Ovada si giocava contro i muri di piazza Garibaldi.

16.40
All'inizio, si sviluppava la passione per il gioco facendo rimbalzare la palla dietro i muri dei palazzi.

16.46
I nobili del Rinascimento amavano giocare a palla. Erano gli unici, d'altronde, ad avere tempo per farlo. Ma a un certo punto gli spazi interni dai palazzi divennero troppo angusti e pericolosi per giocare, e quindi il gioco si trasferì nelle piazze.

17.01
E non appena il gioco fu mostrato in pubblico, suscitò interesse anche in altri strati sociali.

17.10
I giocatori utilizzavano allora palle di stoffa legate con strisce di cuoio e racchette di legno che acceleravano il volo della palla quando veniva colpita.

17.19
La prima testimonianza del giochi con la palla si trova in un trattato dell`abate Antonio Scanio. Questo messere aveva avuto una lite con un duca per la controversa assegnazione di un punto nel gioco. E cosi aveva stilato quel trattato-regolamento.

17.37
Nell'Ottocento, il "bracciale" era uno sport popolare. A Roma, Torino e Alba si costruirono grandi sferisteri. A Macerata 7000 persone seguivano con entusiasmo le partite. Si facevano anche scomesse.

17.54
Oggi nell'arena di Macerata vengono messe in scena opere liriche.

18:04
O-Ton Agostino Perfumo
Fino a quando non c'era il gioco del calcio lo sferisterio di Ovada era sempre pieno zeppo. Poi i giovani si interessarono sempre più al calcio e sempre meno al tamburello. Adesso il gioco del tamburello sta tornando di moda, ma ha perso comunque la forza di una volta.

18.24
Agostino ricorda che nel 1928 vi fu il tentativo di far diventare il gioco del tamburello uno sport più popolare del calcio. Mussolini la volivo come lo sport nazionale dell'Italia fascista.

18.35
Ma gli Italiani avevano già deciso diversamente...

18.43
Agostino giocava ancora con queste racchette di legno. Il rivestimento era di pelle di cavallo. Ma negli anni Settanta le racchette di legno non si usavano più.

18.58
Oggi le racchette di plastica sono più colorate e stabili ...

19.02
... e hanno indubbiamente una resistenza assai maggiore. La tela viene stesa sopra il cerchio con una forza pari a 2800 kg.

19.21
La ditta Giacopuzzi è un'impresa prettamente familiare. Padre, madre e le tre figlie producono 30.000 racchette all'anno.

19.41
La fabbricazione è destinata prevalentemente al mercato italiano. Ma intanto anche in Germania si gioca a tamburello.

19.59
Le figlie sono piene di creatività per quanto riguarda il design degli attrezzi.

20.09
Non è possibile cambiare la forma...

20.15
... ma il colore e il design dell'intelaiatura sì. Anche questo è un modo per superare l'immagine antiquata di questo sport.

20.24
L'ultima fase del lavoro: il montaggio dell'impugnatura.

20.39
Il campo da gioco di un ricco architetto. Qui in agosto ha luogo un torneo particolare con le quattro squadre migliori. Una di esse è la Castelferro che sta giocando in questo momento. Il premio è di 7.500 euro.

20.55 Alcuni particolari sono differenti rispetto al gioco del tamburello classico. Giocano soltanto tre giocatori per ciascuna squadra e il campo da gioco è più piccolo, si restringe verso la mediana.

21.12
Il padrone di casa, il professor Conrotto, è ossessionato del tamburello ed è convinto che questo sport abbia urgente necessità di una riforma.

21:22
O-Ton Conrotto
Il tamburello ha bisogno dei giovani. Senza la gioventù e in assenza di stimoli per i media non si va avanti.

21.36
Le partite sono interminabili ed è uno sport limitato a poche regioni come il Piemonte, il Veneto e la Toscana. Tutto sommato il tamburello si sviluppa in uno spazio troppo ristretto.

21.58
Conrotto crede che con qualche innovazione questo sport potrebbe esercitare maggiore attrattiva e diventare interessante anche per la televisione.

22:13
O-Ton Conrotto
Le mie idee sono quelle: ridare a questo sport il suo dinamismo, la sua aggressività per regalarci più momenti di sorpresa, poiché soltanto se una cosa è imprevidibile ha fascino. Poi, deve perdere il suo bagaglio tecnico.

22.33
Ridimensionare il campo e rinunciare a disporre i giocatori nell'area avanzata del campo renderebbe il gioco più veloce. Verrebbero meno gli scambi alti di palla con cui i battitori dal fondo giocano in continuazione sopra le teste dei giocatori che si trovano più avanti nel campo.

22:48
O-Ton Ricardo
Vi sono molte proposte per risolvere il problema. Quelle suggerite da Conrotto a me sembrano le più probabili... Occorre in ogni caso cercare di non togliere a questo gioco la sua naturalezza. La televisione è importante, ma lo sono anche lo sport e le sue caratteristiche.

23.24
Ad Alessio piacciono le nuove proposte di Conrotto, ma dubita che i cambiamenti possano essere attuati prima del termine della propria carriera. Ha 28 anni e deve dedicare molto più tempo al proprio lavoro. Suo fratello ha già detto addio al tamburello. Attualmente, a causa della ristrutturazione, vivono un momento molto difficile.

23.43
O-Ton Alessio
Mio padre segue ancora la sua vecchia politica: produrre grandi quantità di vino e venderlo. Si fa più presto a smerciare il vino in bottiglie da un litro e il guadagno è immediato. Mio fratello, mia madre e io puntiamo invece più sulla qualità, cioè destiniamo i vini imbottigliati all'invecchiamento, e dovremo aspettare qualche anno prima di poterlo vendere. Ciò comporta un certo rischio.

24.13
Spaghetti al pomodoro con fagioli sono una specialità del posto.

24.20
Nel frattempo la famiglia può mangiare di nuovo assieme e con calma. La ribellione dei figli aveva provocato seri conflitti.

24.31
Il padre ne ha tratto le debite conseguenze, rinunciando alla propria responsabilità nell'azienda.

24.36
Ora il vino che producono i suoi figli piace di più anche a lui.

24.51
Per Alessio, il contrasto tra due mondi lavorativi diversi diventa sempre più insostenibile: la vendemmia è alle porte e per lui c'è anche un importante torneo da disputare.

25.06
Se la sua squadra giungerà in finale, Alessio sarà fuori casa per cinque giorni. Ha già vinto undici campionati con il Castelferro, e dà per scontato un successo anche questa volta.

25.21
Tre ore di viaggio attendono Alessio. La Coppa Italia si disputa a Bardolino, sul Lago di Garda.

25.33
Il Castelferro gioca in semifinale contro l'avversario di sempre, il Borgosatollo. Le due squadre si sfidano dalle ore 16 con 30 gradi all'ombra. L'avvio del Castelferro è penoso.

25.49
Pian piano Alessio prende in mano il gioco...

25.54
Ricuperanno, il risultato è ora 6 a 4.

25.58
I rossi del Borgosatollo perdono il loro ritmo e lo slancio in attacco.

26.06
Di nuovo è Alessio che porta il punteggio a 6 a 6: è il pareggio.

25.19
L'allenatore li incita, il clima sta migliorando.

26.25
Il sole tramonta dietro le montagne. Sono le 19.30.

26.32
Le squadre sono perfettamente in parità e lo è anche il risultato del gioco: 11 a 11.

26.38
Un lancio corto da parte di Andrea. L'avversario riesce a schiacciare sulla linea del campo: 12 a 11.

26.50
I rossi hanno bisogno di vincere questa sola partita per poter disputare la finale.

26.56
Giocano sul sicuro e fanno anche degli errori. Un lancio è troppo corto e il Castelferro può pareggiare: 12 a 12.

27.13
Ore 21 a Bardolino.

27.19
La partita entra nei tempi supplementari. Occorrono altri sei giochi per giungere a un risultato utile. I giocatori fanno fatica a tenersi in piedi, sono in campo da cinque ore. Tutti giocano schemi sicuri, nessuno vuole correre rischi.

27.49
3 a 2 e vantaggio per il Borgosatollo. La prossima palla deciderà se sarà vittoria o pareggio.

28.05
Un lancio alto del Borgosatollo, Andrea sbaglia il calcolo, il pallone arriva sulla linea... Il gioco è finito.

28.22
La delusione di Riccardo è grande. Entrambe le squadre hanno mostrato per cinque ore e mezza tutto il fascino del tamburello.

Download als RTF Dokument


» zum Seitenanfang